Il seminato alla veneziana
Noto col nome di "seminato alla veneziana", questa particolare tecnica di pavimentazione ottenne un successo strepitoso prima a Venezia ed in tutto il Veneto e solo successivamente nei territori dell'Impero Austro-Ungarico.
Il primo che utilizzò un qualcosa di analogo fu Andrea Palladio, che già un secolo prima, inserì in un impasto simile a quello del seminato, pezzetti di lastre di marmo di forma irregolare e di colore rosso: il ben conosciuto pavimento alla "palladiana".
Questa speciale linea, grazie alla sua particolare eleganza, ha rilanciato la fabbricazione manuale della piastrella di graniglia e di pastina nella versione palladiana ed in quella a mosaico. I disegni delle bordure, sono rimasti proprio quelli di una volta, non solo per consentire dei rifacimenti consoni con i pavimenti originali, ma anche perché intepretano nel migliore dei modi i modelli decorativi dello stile Liberty tutt'oggi in auge in molte nuove ambientazioni.
Specializzata nella lavorazione di questo particolare tipo di pavimentazione, De Filippi ha conservato tutti gli stampi delle bordure e delle decorazioni floreali risalenti alla fine dell'Ottocento ed ai primi del Novecento.
Stampi particolarissimi, in sottili lamine di ottone, che consentono ancor oggi di ottenere delle piastrelle con decorazioni di gran pregio, come le bordure floreali o geometriche tuttora fortemente richieste per la formazione di pavimenti in nuove ambientazioni, o come i motivi floreali o geometrici ricorrenti in più articoli.
Anticamente i pavimenti in cemento venivano montati in diverse configurazioni:
- Tinta unita di una sola mattonella sul perimetro, bordura, campo centrale in tinta unita di colore differente;
- Tinta unita di una sola mattonella sul perimetro, bordura, campo centrale con mattonelle a tappeto, in questo caso il disegno si compone su 4 mattonelle;
- Tinta unita di una sola mattonella sul perimetro, bordura, campo centrale con mattonelle in tinta unita alternate a mattonelle a decoro singolo, nelle quali il disegno è composto su un'unica mattonella.